DSA

Dall’Art. 1 della Legge 8 ottobre 2010 n°170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”

  1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.
  2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.
  3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.
  4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.
  5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.
  6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme.
  7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia.

Questi disturbi specifici possono essere compensati mettendo in atto le: linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con “Disturbi Specifici di Apprendimento” allegate al Decreto Ministeriale 12 Luglio 2011.
 

Didattica e valutazione


I docenti nell’attività didattica useranno: diversi linguaggi comunicativi (linguaggio scritto, parlato, iconografico); mediatori didattici (immagini o disegni, schemi, mappe concettuali, riassunti orali).
Insegneranno: l’uso dei dispositivi extra testuali per lo studio (titoli, paragrafi, immagini); la scomposizione degli obiettivi di un compito in sotto obiettivi.
Privilegeranno: l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale.
Promuoveranno: riflessioni metacognitive per sollecitare l’autocontrollo e l’autovalutazione; il lavoro a piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari; l’apprendimento collaborativo l’uso degli strumenti compensativi.
I docenti, che anche nelle verifiche scritte e orali favoriranno l’uso degli strumenti compensativi e dei mediatori didattici, valuteranno: con flessibilità sui contenuti e sui tempi (ovvero un argomento può essere suddiviso in più interrogazioni e per l’esecuzione delle verifiche usufruire di maggior tempo rispetto ai compagni o svolgere una prova equipollente più breve); con attenzione rivolta ai contenuti appresi e non all’aspetto formale; con eventuale compensazione delle verifiche scritte con verifiche orali.